Scuola dell'infanzia
Programmazione didattica
Il sé e l’altro. Corpo in movimento. Immagini, suoni, colori. Discorsi e parole. Conoscenza del mondo.
Imparare
giocando

La programmazione didattica è la base portante di tutto il lavoro che si svolge all’interno della scuola dell’infanzia. Prima dell’inizio del nuovo anno scolastico tutto lo staff educativo si riunisce e decide quale sarà lo sfondo integratore che accompagnerà i bambini per il corso dell’anno nella scoperta degli argomenti che verranno affrontati. La programmazione annuale viene primariamente strutturata in 3 grandi unità didattiche della durata di circa due mesi. La differenziazione delle attività e l’evidenziamento degli obiettivi specifici di apprendimento è un importante compito delle insegnanti che, strutturando la programmazione settimanale, fanno riferimento agli obiettivi generali dell’unità di apprendimento in corso. Nella programmazione settimanale, visibile ai genitori ogni lunedì, vengono progettate delle attività, vengono elencati gli obiettivi che si intendono raggiungere in quella settimana e vengono evidenziati i campi d’esperienza maggiormente interessati.
Le nostre attività didattiche prevedono la sperimentazione di diversi materiali artistici (tempere, colori a dita, gessetti, acquerelli, pasta di sale, carta pesta ecc.) e di materiali di recupero (scatole, stoffe, bottiglie, tappi ecc.) con l’utilizzo di diverse tecniche grafico-pittoriche per far vivere ai bambini esperienze d’apprendimento significative.
Campi d’esperienza
I campi d’esperienza , come i contesti evolutivi, sono “i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino” nella scuola dell’infanzia. Sono i settori specifici di competenza che permettono la costruzione di un percorso formativo ricco e approfondito capace di far procedere ogni bimbo verso livelli sempre più significativi di conoscenza e sicurezza di sé, di autonomia e socialità, di saperi e saper fare.
I campi di esperienza sui quali il nostro staff lavora, in linea con le vigenti Disposizioni Ministeriali, sono i seguenti:
Il sé e l’altro
È il campo attraverso cui il bambino definisce e articola la propria identità attraverso la consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità e dello stare con gli altri, delle uguaglianze e delle diversità. Gli anni della scuola dell’infanzia sono quelli in cui, più del passato, il bambino scopre gli altri come compagni di giochi e anche come limite alla propria volontà; in questo senso si sperimenta il piacere e la difficoltà della condivisione e i primi conflitti che permettono di superare l’egocentrismo.
Esperienze, emozioni, pensieri e domande generano riflessioni, discorsi e comportamenti sociali che hanno bisogno di uno spazio di elaborazione, spazio in cui si comprendono e si rispettano le differenze e i diversi punti di vista.
Corpo in movimento
Tramite questo campo d’esperienza i bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive e di relazione. I giochi e le attività di movimento consolidano la sicurezza di sé e permettono ai bambini e alle bambine di sperimentare le potenzialità e i limiti della propria fisicità, il piacere del coordinare le attività con quelle degli altri in modo armonico. È un campo d’azione in cui si mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di capire e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, di rispettarli e di averne cura, si punta all’espressione e alla comunicazione anche attraverso il corpo affinando le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo fantasia e creatività.
Immagini, suoni, colori
I bambini possono esprimersi in linguaggi differenti con molta creatività: con la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione e la trasformazione dei materiali più diversi, le esperienze grafico- pittoriche, i mass-media, ecc. La fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. L’incontro con l’arte e con la musica, oltre che con i nuovi mezzi di comunicazione, aiutano a migliorare le capacità percettive, a sviluppare le proprie capacità produttive e dell’invenzione avvicinandolo al patrimonio artistico e al mondo della multimedialità.
Discorsi e parole
I bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo, a conversare e dialogare, a riflettere sulla lingua,e si avvicinano anche alla lingua scritta, sempre sotto forma di gioco.
I bambini giungono alla scuola dell’infanzia avendo interiorizzato le principali strutture linguistiche, sanno usare la lingua per esprimere le proprie intenzioni e i propri desideri, i propri stati d’animo e per interagire con gli altri.
Attraverso attività riguardanti in specifico questo campo d’esperienza i bambini estendono il patrimonio lessicale,le competenze grammaticali, conversazionali, logiche e argomentative,confrontano ciò che producono loro con quello che viene prodotto dagli adulti, formulano ipotesi e si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta.
Il contesto della scuola dell’infanzia è quello maggiormente indicato per apprendere efficacemente una seconda lingua purché l’esperienza sia dotato di senso e l’apprendimento avvenga in modo naturale.
Conoscenza del mondo
bambini esplorano la realtà, imparando a organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare con disegni e con parole.
Attraverso le attività proposte, le organizzazioni dei fenomeni naturali e degli organismi viventi, le attività ludiche, il bambino comincia a capire l’importanza di guardare sempre meglio i fatti del mondo, confrontando le proprie idee con le idee proposte dagli adulti e dagli altri bambini.
Partendo da situazioni di vita quotidiana il bambino comincia a costruire competenze trasversali quali: osservare, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare significati, chiedere spiegazioni, riflettere, ipotizzare e discutere soluzioni.